
“Il calo dell’udito condiziona la vita” racconta Vinicio
Sono Vinicio, un ex professore in pensione. Ho 77 anni e collaboro ancora con il mio dipartimento universitario di origine, con cui ho lavorato per molti anni. Sono co-direttore di una rivista e mi occupo di ricerca. Sono ancora impegnato nel mio campo di studi. La vita attiva è un concetto ormai un po’ lontano dalla mia esperienza attuale, anche a causa del periodo storico in cui viviamo, ma ero solito viaggiare spesso, sia in Italia che all’Estero.
Circa 15 anni fa mi sono accorto di avere un calo dell’udito. I campanelli di allarme erano quelli tipici ma in particolare mi sono accorto di avere difficoltà nelle conversazioni. Il problema all’udito ha sicuramente condizionato la mia vita, in particolare quella lavorativa. Avrei potuto continuare ad insegnare fino ai 70 anni ma ho deciso di andare in pensione prima per evitare un fine carriera poco piacevole, visto che l’ipoacusia stava peggiorando.
Verso i 65 anni ho deciso di fare una prova con gli apparecchi acustici, però il primo approccio è stato deludente. Non li usavo, provavo fastidio e non mi erano di aiuto.
Tramite il passaparola ho conosciuto la realtà di Aures. Si era già rivolto a voi un mio conoscente, che ha testimoniato soddisfazione per il supporto ricevuto dal centro. Mi sono fidato della sua segnalazione e ho voluto riprovare con gli apparecchi acustici. Già dalla prima volta che ho indossato i nuovi apparecchi l’impressione rispetto al tentativo precedente è stata migliore. Non confidavo nei miracoli ma posso riconoscere un miglioramento nelle conversazioni. È stata una sensazione immediata. Quello era il mio obiettivo principale: essere in grado di comprendere meglio i fonemi, il parlato delle persone. Senz’altro è aumentata anche la mia capacità di comprendere i suoni provenienti dalla televisione, dal telefono ecc. Recepisco i rumori, per esempio quelli del traffico, in maniera più nitida.
Ho apprezzato le tempistiche e l’approccio del percorso di riabilitazione acustica svolto insieme, anche alla luce della mia esperienza precedente. In caso di calo dell’udito, consiglio a tutti di provare questa strada, specialmente prima che il problema diventi troppo grave.