
Udito e pandemia: facciamo una riflessione
All’inizio della pandemia, ai tempi del primo lockdown, in molto si sono posti la domanda “Gli apparecchi acustici sono beni essenziali?”
Per rispondere a questa domanda dovremmo chiederci invece: “L’udito in pandemia è un bene essenziale?”
Helen Keller disse: “La cecità ci isola dalle cose, ma la sordità ci isola dalle persone”.
Per chi ha problemi di udito, può essere complesso partecipare ad una conversazione, svolgere il proprio lavoro o essere presenti per la famiglia e gli amici. Si è presenti fisicamente ma separati da una barriera invisibile.
Sapevamo già che la perdita dell’udito causa solitudine e – nei casi piú gravi- può addirittura portare alla depressione. Per approfondire questa tematica, leggi l’articolo della Fondazione Veronesi cliccando qui .
Dal 2020 in avanti, si è aggiunto anche l’isolamento fisico legato al virus e alla conseguente paura che deriva dal non poter ascoltare un telegiornale o sentire telefonicamente una persona cara. Fortunatamente, gli audioprotesisti hanno la capacità unica di rassicurare i pazienti in un momento incerto. Il tutto grazie a un udito migliore.
Durante un periodo come quello che stiamo vivendo, è più importante che mai che le persone rimangano in contatto.
In questo momento, chi già utilizza apparecchi acustici può avere bisogno di riparazioni o regolazioni, mentre chi si è reso conto di avere un problema di udito può’ avere urgenza di risolverlo anche a causa delle mascherine che rendono impossibile la lettura delle labbra. Ma come affrontiamo queste richieste urgenti mantenendo la sicurezza di pazienti e operatori?
I professionisti sanitari dell’udito devono adattarsi a un mondo in pandemia. Devono iniziare a fornire assistenza in un modo diverso, ma responsabile. I pazienti devono sapere che si trovano in uno spazio sicuro e che l’audioprotesista è lì per aiutarli.
Per questi motivi da ormai due anni abbiamo aggiornato e intensificato le nostre misure di igiene e pulizia. La sicurezza dei pazienti e del personale è la nostra priorità: ci siamo adattati responsabilmente alle circostanze, pur continuando a lavorare con il cuore e a prenderci cura dei pazienti. Perché la salute dell’udito è una necessità e un udito migliore non può mai essere compromesso.
a cura di Chiara Bassoli
La pandemia ha chiarito anche ai più scettici l’importanza di sentirci bene per comunicare meglio. Gli apparecchi acustici sono ormai una necessità per chi ha problemi di udito e vuole vivere con serenità.
Ci sono tante soluzioni per le perdite uditive: chiamaci allo 051 4859072 per scoprire quella giusta per te.