Binomio stress- acufene, uno spiacevole circolo vizioso

L’acufene è una condizione piuttosto comune: secondo recenti studi in Italia è un fenomeno che interessa circa 3 milioni di persone, 600.000 in modo cronico.

La tipologia di acufene e l’intensità del rumore percepito nell’orecchio varia di persona in persona, comportando quindi gradi diversi di difficoltà a livello individuale.

Alcune ricerche scientifiche hanno messo in relazione l’acufene e lo stress, sottolineando come un alto livello di stress aumenta la percezione dell’acufene, rendendolo meno sopportabile.

Ma cos’è lo stress? Viene definito come una risposta psico fisica che si sviluppa quando un individuo percepisce un disequilibrio tra esigenze che ritiene di dover soddisfare e le risorse a sua disposizione. Un periodo di stress può capitare a tutti quando, per esempio, si deve riorganizzare il proprio ritmo di vita, affrontare maggiori responsabilità, o problemi di natura emotiva.

Contrariamente a quanto si pensi, lo stress non ha sempre ripercussioni negative sulla salute. Una certa quantità di stress può essere positiva e aiutare nella concentrazione. Il rilascio di ormoni dello stress per esempio permette di affrontare meglio una situazione pericolosa o scappare in un posto sicuro quando si è in pericolo. A lungo termine, però, uno stress prolungato può essere molto nocivo per il corpo e la mente: nel caso specifico dell’acufene, nei periodi di stress elevato, il problema può peggiorare. Naturalmente, il peggioramento dell’acufene quando si vive già un momento di stress può aggiungere un altro fardello e portare ad un “circolo vizioso”.

Le persone che vivono l’acufene come una fonte di stress tendono a pensarci con disperazione o sfiducia e in una maniera costante. Questa modalità di concentrazione verso il problema, tende a renderlo molto più intenso e invadente.

Lo stress da acufeni può essere gestito?

Secondo la British Tinnitus Association per gestire al meglio lo stress causato dagli acufeni è possibile compiere alcune azioni:

– agire sul modo in cui viene percepito il problema. Ricordando a sé stessi, per esempio, che l’acufene non è pericoloso e rende ancora possibile godersi la vita.

– mettere in campo tecniche di rilassamento per affrontare al meglio le reazioni fisiche allo stress.

– modificare i propri comportamenti, dedicandosi magari a più attività come il fitness o altre circostanze che, abbassando i livelli di stress, possono anche influenzare positivamente il tuo acufene.

Naturalmente è importante anche sottoporsi a visite specialistiche. Incontrare professionisti qualificati, con una formazione specifica nel campo degli acufeni, permette infatti di individuare la soluzione migliore per

Per il trattamento degli acufeni, da Aures utilizziamo la stimolazione neurosensoriale con Metodo Tomatis®.

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