Il rumore nuoce anche alla pagella

Troppo rumore in classe? Attenzione alle conseguenze! Secondo alcune ricerche, l’eccesso di decibel potrebbe avere delle ripercussioni sul rendimento scolastico, sulle capacità mnemoniche, sulle abilità di comprensione e linguaggio.

Il rumore interno prodotto dalla classe con il continuo brusio, lo stridere del gesso sulla lavagna, le sedie che strisciano sul pavimento si somma a quello esterno che normalmente supera i 70 decibel. Gli istituti scolastici hanno spesso una scarsa insonorizzazione e si trovano in prossimità di zone ad alto inquinamento acustico come aeroporti o autostrade. E i problemi non finiscono qui, se pensiamo alle cattive abitudini dei nostri ragazzi, per esempio ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari. Secondo alcuni dati, diffusi nel 2017 in occasione della “Giornata internazionale degli Studenti” il 12% dei ragazzi tra 6 e 18 anni e il 17% tra i 12 e i 19, presentano un danno uditivo da rumore.

«I disturbi dell’udito che si presentano durante l’infanzia e l’adolescenza – ha commentato la professoressa Claudia Aimoni, del Dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico specialistiche dell’Università di Ferrara – possono causare riduzioni nella capacità di attenzione e di concentrazione, difficoltà di lettura e di comprensione, con conseguenze negative sul rendimento scolastico.” Ciò avviene perché una continua esposizione ai rumori può stimolare la produzione di cortisolo. Questo ormone, rilasciato eccessivamente, compromette la funzione della corteccia prefrontale, regione del cervello implicata nel ragionamento, nella capacità di pianificazione, nelle capacità mnemoniche a breve termine.

Inoltre, lo stress da esposizione al rumore potrebbe far diminuire anche i livelli di dopamina con conseguenze negative su apprendimento e memoria.

Ma secondo gli esperti basta qualche piccolo accorgimento per preservare il rendimento scolastico dei nostri giovani. In primo luogo, aiutarli a correggere abitudini dannose e stili di vita che possono mettere a rischio l’udito, per esempio incentivando l’ascolto di musica entro specifici limiti acustici.

Per ridurre il rumore nelle aule, basterebbe sostituire le vecchie lavagne a gesso con lavagne elettroniche, inserire dei feltrini sotto i banchi e le sedie, migliorare l’acustica con pannelli fonoassorbenti e naturalmente pianificare la costruzione dei nuovi edifici scolastici fuori dalle zone ad alto inquinamento acustico.

Alcune scuole si sono già mosse in questa direzione: l’istituto capofila è il “Cavalieri” di Milano che ha insonorizzato 42 aule, la sala polifunzionale, due palestre, una mensa, i corridoi e gli spazi comuni. Spiega la preside, Rita Bramante, «Abbiamo inserito controsoffitti e pannelli fonoassorbenti, il rumore è diminuito, i suoni si distinguono meglio. Così per l’insegnante è meno faticoso farsi ascoltare, per gli alunni è più semplice stare attenti».

Se sei spesso esposto al rumore, non aspettare: contattaci allo 051 4859072 per un controllo gratuito dell’udito.

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